CIRCUITO "MANDINGO DI DOLCEACQUA"© L'Evidenziatore Del Web: giugno 2012 Tutto quello che cerchi in un semplice click notizie, news, società, economia, video incredibili,

sabato, giugno 30, 2012

PAGAMENTO DELL'IMU IN INDUMENTI ! Occupate le Banche e Assedio a Equitalia


Nella sede centrale della BNL Paribas di via Toledo (Napoli) (29/06/2012)
Nudi nella BNL bloccata per due ore: "Non ci lascerete in mutande! Noi il debito non lo paghiamo"" - Verso la manifestazione del 30 giugno - COMUNICATO: Napoli: Occupata due ore la BNL-Paribas... siamo rimasti nudi: "Volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!" Poi blitz anche alla Cariparma e infine assedio a Equitalia. Verso la manifestazione del 30 giugno Stamani un ottantina di studenti e precari in vista della manifestazione di domani a Napoli ha occupato per oltre due ore la sede centrale della BNL Paribas nella centralissima via Toledo.

Trenta persone sono entrate all'interno finchè la security non è riuscita a bloccare le porte e all'esterno sono restate un'altra quarantina di persone. Fuori la banca gli striscioni: "Diritti Contro Profitti", "Occupy Banche", mentre all'interno lo striscione "PAGHINO I RICCHI".

La BNL fa parte del gruppo Paribas che è una delle dieci multinazionali che concentra il potere della grande finanza internazionale. Dentro la Banca è stata aperta una tenda, sono stati distribuiti ai clienti volantini per domani e lanciati cori sul diritto all'insolvenza contro l'aggressività di Banche, Equitalia e governi liberisti della crisi. Alla fine, malgrado la crescente tensione con la security e le minacce di far entrare la celere all'interno, gli attivisti si sono spogliati restando in mutande e reggiseno per simboleggiare "volete lasciarci in mutande, ma noi la crisi non la paghiamo!". L'occupazione è durata dalle 11.00 alle 13.30, dopo di che un breve corteo ha attraversato via Roma con un irruzione anche dentro Cariparma e infine si è concluso con l'assedio alla sede centrale di Equitalia in via Bracco che intanto si era auto-barricata (vedi foto).

L'iniziativa anticipa la manifestazione di domani con partecipazioni da varie città del Sud (Cosenza, Taranto, Salerno, Reggio) contro Monti e i governi della speculazione finanziaria, contro la riforma sulla precarietà della Fornero, contro i metodi di Equitalia e per la sanatoria dei debiti dei ceti popolari. - Comitato promotore manifestazione 30 giugno a Napoli
di: Nicola Angrisano
(lc) fonte facebook

giovedì, giugno 28, 2012

REALIZZA UNA CASA PIÙ SOSTENIBILE CERCA I PRODOTTI CON QUESTO SIMBOLO

“Green Week” di Leroy Merlin, la settimana “eco” ideata dall’azienda leader del fai da te per sensibilizzare e diffondere la cultura di uno stile di vita più sostenibile.

Dall’educazione attraverso i film di CinemAmbiente TV agli acquisti di ri-scatole all’insegna del riciclo creativo, sino alla proposta di prodotti eco che aiutano ad immaginare la “Casa di domani”: numerose sono le iniziative all’insegna dell’educazione ambientale e di un modello di vita sostenibile.

Da Leroy Merlin una settimana “verde” per costruire la Casa di Domani


Dal 27 giugno al 3 luglio, torna la Green Week di Leroy Merlin all’insegna dell’educazione ambientale e delle iniziative per un modello di vita sostenibile

Milano, 27 giugno 2012. Torna anche quest’anno, dal 27 giugno al 3 luglio, la Green Week, la settimana “eco” ideata da Leroy Merlin per sensibilizzare e diffondere la cultura di uno stile di vita più sostenibile.
Il leader del fai da te, inaugura la settimana “green” con numerose iniziative per parlare di ambiente, passando dall’educazione attraverso i film di CinemAmbiente TV agli acquisti di ri-scatole all’insegna del riciclo creativo, sino alla proposta di prodotti eco che aiutano ad immaginare la “Casa di domani”.
In occasione della Green Week, prendono avvio infatti una serie di iniziative sia a livello nazionale che a livello locale. Tra queste, le principali:

Ø Festival della casa: iniziativa con cui Leroy Merlin aiuta non solo a immaginare ma anche a creare la propria “casa del futuro”, più eco-compatibile e meno impattante sull’ambiente. “Creiamo la casa del domani” è lo slogan che identifica una serie di prodotti eco che permettono di risparmiare, avere una casa più comoda da vivere, attenta alla salute e rispettosa dell’ambiente. “La Casa di Domani”, disponibile da fine giugno in tutti i negozi d’Italia, caratterizza il nuovo kit di comunicazione che accompagna i prodotti e offre suggerimenti e informazioni “green”.
Ø Vendita delle Ri-scatole: in tutti i punti vendita si potranno acquistare speciali box “eco”, frutto di una reale ecologia a ciclo continuo. Questi contenitori sono infatti realizzati interamente con carta riciclata degli stessi punti vendita Leroy Merlin e certificata FSC (Forest Stewardship Council) 100%, usando inchiostri a base d’acqua e colle prive di plastificanti. Con le ri-scatole realizzate in partnership con Sabox, Leroy Merlin fornisce un’alternativa allo shopper, dimostrando concretamente che è possibile riciclare e contribuire al risparmio di materie prime ed emissioni di Co₂.

Le Ri-scatole sono inoltre collegate ad uno speciale progetto di piantumazione, in collaborazione con Agenda 21, che coinvolge le scuole. Il margine a valore della vendita sarà infatti reinvestito nella piantumazione di alberi nel territorio corrispondente. Ogni negozio, in sinergia con alcune scuole del proprio Comune di appartenenza, organizzerà un evento tra l’autunno 2012 e la primavera del 2013 per sensibilizzare bambini e ragazzi alle tematiche eco e farli partecipare attivamente alla nascita di un “nuovo verde”, frutto della responsabilità e dell’impegno dei cittadini nei confronti dell’ambiente in cui vivono.


Ø CinemAmbiente TV è il progetto didattico che per la prima volta porta i film a tematica ambientale all’interno delle scuole attraverso internet. Ogni negozio avrà a disposizione 3 abbonamenti da distribuire ad altrettante scuole del territorio, creando una rete di “Edu-entertainment” che passa dai negozi di Leroy Merlin alle aule scolastiche. L’insegnante, collegandosi a www.cinemambiente.tv può accedere all’archivio di CinemAmbiente, avendo a disposizione oltre 200 film in streaming, corredati da dossier didattici di approfondimento su varie tematiche legate all’ambiente.

Ø Corsi clienti “Piccole azioni per grandi risparmi”: ogni negozio organizza in sinergia con Legambiente speciali corsi gratuiti utili ad illustrare le azioni che possono essere svolte facilmente e che con la stessa semplicità permettono di risparmiare risorse ambientali ed economiche.

Ø Quaverdi 02: quaderni “sostenibili”, redatti in sinergia con IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità) che arrivano dopo il grande successo della 1° edizione e che quest’anno sono dedicati a “come combattere l’inquinamento domestico”.

Disponibili sia in formato cartaceo che scaricabili sulla pagina sostenibilità del sito di leroymerlin.it, propongono alcuni suggerimenti utili a preservare la nostra salute nell’ambiente domestico e offrono “alternative sostenibili” con soluzioni edilizie e decorative ed un’offerta di prodotti di qualità, al miglior prezzo e rispettosa dell’ambiente. 

Ø Creazione di una pagina web dedicata alla sostenibilità sul sito leroymerlin.it sarà possibile consultare tutte le iniziative informative, le attività più “eco” dei vari punti vendita e tutta la documentazione che parla della “eco-life di Leroy Merlin”. In più, attraverso la pagina, CinemAmbiente entra a casa dei Clienti: per tutto il mese di luglio sarà possibile vedere in streaming gratuito il film di Salvo Manzone "La crociera delle bucce di banana", vincitore del premio “casa di domani” al XV Festival CinemAmbiente per aver affrontato in modo originale e costruttivo il delicato tema dell’emergenza rifiuti.
http://www.leroymerlin.it/la-casa-di-domani

Dal 27 giugno al 3 luglio, Leroy Merlin porta in scena molteplici iniziative per parlare e agire “eco” e per ribadire l’importanza di vivere in accordo con l’ambiente, dimostrando come un impegno comune nel pensare e vivere quotidiano sia indispensabile per salvaguardare la “Casa di oggi e di domani”.

"Videopoker" Come vincere Trucchi e segreti. Devono allo Stato quasi 100 miliardi di euro. Video interessante. Loro hanno vinto!


Scusate se ho usato questo titolo per attirare la vostra attenzione. Ma merita e bisogna sapere.

Ecco come lo Stato si è lasciato scippare 98 miliardi di euro.
Circa un anno fa, il Fatto Quotidiano pubblicava un'inchiesta sulle agenzie che gestiscono i videopoker e che, da quanto ha appurato anche la Corte dei Conti, devono allo Stato quasi 100 miliardi di euro. Un somma enorme, la più grande evasione fiscale che la Repubblica Italiana ricordi e sulla quale i grandi media tacciono. Mai come in questo periodo di iniquità e manovre finanziarie folli, occorre rilanciare il tema e porlo all'attenzione della collettività sempre più tartassata.

Nessuna alternativa alla manovra del governo? Fate vedere questo video a chiunque asserisca una tale scempiaggine. Fatelo vedere anche a chi di solito non frequenta il web...DIFFONDETE QUESTI DATI OVUNQUE.

Questo è l'articolo che gira nel web. C'è chi dice che non è proprio così e chi dice invece che è ancora peggio. Fatevi voi un'idea e non pensate troppo sennò ci rubano pure quella. Vi ricordo che alcune società che le gestiscono hanno sede: no in Italia ma come al solito nelle isole dei paradisi fiscali. Amen!

Volete un consiglio..?? Non giocate! Se non ci riuscite.. inserite sei euro e se non paga lasciatela stare per 14 minuti e poi riprovate altri quattro euro. Le grosse cifre comunque le danno quando inserisci il primo euro. Ricordatelo bene questo..!!!


martedì, giugno 26, 2012

Italia e Cuba tifano Azzurri.


La semifinale tra Italia e Germania agita gli animi e non solo. Purtroppo subito dopo la recente vittoria ai rigori sull'Inghilterra, a San Remo si sono vissuti momenti di vero panico, che per la troppa euforia e per sfogo libertino, sono stati distrutti vasi di fiori urbani e cercato di ribaltare le auto dei passanti stessi. Nella prima mattinata, sono stati identificati alcuni colpevoli, i quali la maggior parte erano stranieri. Con l'arresto di uno di loro.

Proprio di questi volevo parlare in questo post. Leggendo l'articolo di www.sanremonews.it dove dal video si vedono questi ragazzi "per l'appunto quasi tutti stranieri" tra i più violenti, che hanno usato il momento di festa per un'occasione per fare casino gratuito. 



Come si vede nelle foto possiamo notare l'altra faccia di questa gente. Oggi pomeriggio recandomi a Menton, incontro un ragazzo di colore il quale indossa una bandiera italiana e una Cubana. Chiedendogli il motivo di tale abbigliamento, mi rispose: che è  il simbolo di amicizia tra i due Paesi  e intende festeggiare assieme e nella nostra nazione la possibile vittoria dell'Italia nel campionato europeo.

Mi disse pure che noi Italiani siamo il popolo più simpatico e allegro di tutto il Mondo intero. In effetti lui gira parecchio tutto il Pianeta alla scoperta di tradizioni e comportamenti della gente di ogni singolo paese. Che dire..? Ancora qualcuno parla bene di noi e chissà se non ci porterà fortuna agli Europei.



Questa splendida persona si chiama "Copito de Cuba" lo potete trovare anche su facebook. Ricordiamoci una cosa molto importante! Tutto il Mondo è Paese e sono i singoli che fanno la differenza.

Visitate il sito di Copito de Cuba

lunedì, giugno 25, 2012

Banche: niente commissione per chi va in rosso per meno di 7 giorni e meno di 500 euro


4 maggio 2012
Il Senato ha approvato un emendamento al decreto sulle commissioni bancarie, in cui si stabilisce che le famiglie che vanno in «rosso» sul conto corrente per 500 euro e non più di sette gironi consecutivi, non dovranno pagare alcuna commissione alla banca.

RIPRISTINO – Il decreto del governo ripristinava la «commissione di istruttoria veloce», introdotta dal decreto Salva Italia, per gli scoperti bancari, dopo che un emendamento di iniziativa parlamentare al decreto liberalizzazioni aveva invece escluso che i clienti dovessero pagare una commissione bancaria in caso di sforamento.

Il Senato, con il parere positivo del governo, ha però escluso dalla regola del pagamento della commissione il caso della famiglia che va in «rosso» di pochi euro e per pochi giorni. L’emendamento, già approvato dalla commissione Industria e ribadito dall’aula, stabilisce infatti che «le famiglie consumatrici titolari di conto corrente, nel caso di sconfinamenti pari o inferiori a 500 euro in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido, per un solo periodo, per ciascun trimestre bancario, non superiore alla durata di sette gironi consecutivi».

ps: (Consiglio personale) Controllate sempre il tutto alla fine dell'anno nel calcolo totale.

Leggi anche questo..

Conti corrente in rosso senza imposta di bollo

Conti correnti in rosso senza imposta di bollo. Il prelievo non scatta neppure se il correntista è una persona fisica e il valore medio di giacenza risultante dall’estratto conto non supera i 5 mila euro. Ma laddove il cliente detenga più rapporti presso lo stesso istituto di credito, i saldi di quelli in attivo andranno sommati per verificare il superamento della soglia.


Per quanto riguarda il deposito titoli, la “mini-patrimoniale” non è dovuta in caso di dossier vuoti sui quali nel corso del periodo rendicontato non siano state registrate movimentazioni. Mentre per i rapporti detenuti presso banche o sim attraverso società fiduciarie l’imposta di bollo dovrà essere applicata dall’ente gestore. È quanto chiarisce il decreto firmato il 24 maggio 2012 dal ministro dell’economia e presidente del consiglio Mario Monti (anticipato da ItaliaOggi del 16 maggio scorso). Il dm fornisce le modalità attuative dell’articolo 19, commi 1-3 del dl n. 201/2011, come integrato e modificato dall’articolo 8, commi 13-16 del dl n. 16/2012.


domenica, giugno 24, 2012

Salva la casa degli orsi polari


Gli orsi polari sono in pericolo! I cambiamenti climatici minacciano la loro sopravvivenza: man mano che i ghiacci marini si ritirano, devono nuotare percorrendo lunghe distanze alla ricerca di cibo e terra ferma. Qualche volta i cuccioli di orso, seguendo le loro madri, annegano.

E intanto le grandi compagnie petrolifere sono pronte a trarre profitto dalla scomparsa dei ghiacci. Quest'anno Shell darà inizio alle trivellazioni petrolifere nell'Artico, mettendo ancora più a rischio il fragile habitat degli orsi polari. Una fuoriuscita di petrolio nell'area sarebbe impossibile da contenere e avrebbe un impatto devastante su questo ecosistema straordinario.

Dobbiamo fermare le trivellazioni petrolifere nell'Artico e, per farlo, abbiamo bisogno di te. Insieme possiamo salvare gli orsi polari. Firma qui.

Il tuo nome, insieme a quello del primo milione di difensori dell'Artico, verrà inserito in una capsula che pianteremo sul fondale del Polo Nord insieme alla Bandiera del Futuro. Chiederemo ai leader mondiali di istituire un santuario globale intorno al Polo Nord e dichiarare l'Artico zona proibita alle trivellazioni petrolifere e alla pesca industriale.


Ma le aziende e i governi aumentano il rischio, perforando l'area alla ricerca di petrolio.




Gli orsi polari hanno bisogno del tuo aiuto.

Camp di Grano: dal 15 al 22 un’esperienza unica di alfabetizzazione.


La calda estate dell’innovazione sociale si arricchisce di una nuova straordinaria esperienza da vivere nel segno della ruralità.
Dal 15 al 22 luglio a Caselle in Pittari, un piccolo borgo nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, si svolgerà il Camp Di Grano, una settimana di alfabetizzazione rurale organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l’Associazione Terra Madre e l’Accademia Mediterranea di Societing.

Camp di Grano è nato come un percorso di avvicinamento al Palio del Grano, con lo scopo di rivivere e ridare valore alla vita rurale imparando dai contadini cilentali gli antichi saperi della mietitura e della molitura del grano praticata ancora con un mulino a pietra ad acqua. Camp di grano è un’esperienza di campo di studio e di lavoro, di contaminazione e di apprendimento che vede un solo protagonista: il Grano.

Durante il Camp di si vivranno esperienze laboratoriali unite a momenti di formazione culturale attraverso workshop e seminari organizzati dall’Accademia Mediterranea di Societing su tematiche quali il Social Entrepreneurship, il Social Marketing Territoriale e lo Sviluppo sostenibile della Ruralità, che vedranno rappresentanti illustri della cultura italiana come Alex Giordano, Giacomo Bracci e Alessio Carciofi.

Per comprendere al meglio l’unicità dell’evento vi proponiamo una video intervista a Antonio Pellegrino, presidente della Pro Loco di Caselle in Pittari, il quale ci spiega sapientemente cosa è Palio del Grano e da dove nasce l’idea del Camp di Grano.

Come Partecipare
Participare al Camp di Grano vuol dire rendersi protagonisti di un’esperienza di vita davvero non-ordinaria e senza precedenti.
I partecipanti saranno 25 in tutto, selezionati tra coloro i quali si candideranno attraverso il form presente sul blog, in cui dovranno indicare, oltre alle proprie generalità, le motivazioni per cui ritengono necessario vivere questa esperienza. Potete anche scrivere una mail a campdigrano@paliodelgrano.it
L’Accademia Mediterranea di Societing patrocina e sostiene l’evento mettendo a disposizione borse di studio per studenti, dottorandi, blogger e lavoratori precari.

Per candidarvi potete scrivere una mail motivazionale a campdigrano@paliodelgrano.it con OGGETTO: Canditatura Borsa Societing.

La settimana di CampdiGrano non ha un costo, poiché non è un pacchetto turistico, seppur di esperienza rurale. Si offrirà ai partecipanti vitto (colazione e pranzo) e alloggio (presso case nel centro storico di Caselle in Pittari). Per questo motivo si richiede un parziale rimborso spese di € 100,00 che avrà anche la funzione di caparra per disincentivare iscrizioni a cui non seguirà la partecipazione.

Le candidature dovranno pervenire entro il 2 Luglio, nei giorni successivi a tale data verrete contatti dall’organizzazione sull’esito della selezione.
Potete seguire l’avvicinamento al Camp attraverso la pagina fan del Palio del Grano e seguendo il flusso narrativo su Twitter attraverso l’hashtag CampdiGrano.

Il Camp è un’occasione per vivere un’esperienza fuori dall’ordinario. Non è turismo rurale, né un momento folcloristico ma un esperimento di riflessione collettiva sul futuro della nostra terra e sulle prospettive di riorganizzazione del sistema produttivo agricolo nel nostro paese.

Non lasciatevi sfuggire questa occasione! Ci vediamo il 15 luglio a Caselle in Pittari?
Articolo scritto da Gennaro Fantarosa





OpenBosco: un nuovo modo di pensare per un nuovo mondo da costruire


Il bosco è un sistema dalla propulsione vitale formidabile in cui equilibri e scambi rappresentano, nella loro complessa semplicità, un modello di sostenibilità naturale e di sviluppo sistemico da cui tornare ad imparare.

OpenBosco è l’immersione di menti aperte in un sistema apparentemente chiuso e autoreferenziale, quale il bosco appare, nel tentativo di ripensare e riformulare un modello di pensiero, sviluppo e lavoro in un contesto mai così lontano, ma primordialmente così vicino, all’uomo sociale.

Il 29 e 30 giugno a Calvanico, borgo a soli 3 km dal campus dell’Università di Salerno, trascorreremo da tramonto a tramonto del tempo nuovo e antico assaporando il bosco, vivendolo e vivendo il nostro stare assieme contaminando esperienza e ricerca, studio e passione.

Sarà l’occasione di trascorrere una notte in tenda in una splendida area attrezzata di Antichi Mulini, immersa nel bosco e allo stesso tempo facilmente raggiungibile: agli antichi odori,sapori e suoni che accompagneranno la serata intorno al falò si intrecceranno le parole nuove di Alex Giordano, co-direttore dell’Accademia Mediterranea di Societing, che stimolerà al buio luminoso delle stelle una riflessione su “Un modello di sviluppo per sottrazione”.

Seguirà al mattino, dopo una sana colazione, un’escursione al bosco con Giovanni Galdieri e un WORKSHOP di cucina del nostro territorio in cui si imparerà l’antica arte della pasta fatta in casa. Il pranzo social di riscoperta di odori e sapori sarà un rito ritrovato di aggregazione e convivialità.

In questa inconsueta cornice prenderanno vita, nel pomeriggio, i WORKSHOP dell’Accademia Mediterranea di Societing con Adam Ardvisson, professore Associato di Sociologia all’Università Statale di Milano, che svilupperà una riflessione su “L’Economia Etica. Ricostruire Valore dopo la Crisi” e con Vincenzo Moretti , sociologo e storyteller ideatore dell’inchiesta "Le vie del lavoro" 

Per maggiori informazioni e iscrizioni visita www.openbosco.it.
L’evento è stato realizzato grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Università degli Studi di Milano, dell’Università degli Studi di Salerno e del Dipartimento di Studi e Ricerche Aziendali dell’Università di Salerno.



Coca-Cola si arrabbia..? Ma "Sodasteam" non molla!


Milano, 22 giugno 2012 – Da qualche ora sta circolando in rete e sui vari social network la notiza relativa alla battaglia legale avviata da Coca-Cola nei confronti di SodaStream e del suo progetto “The Cage”.
L’Azienda, leader al mondo per i sistemi di preparazione domestica di bevande gassate e di acqua minerale frizzante, ha avviato infatti un progetto internazionale di consapevolezza ambientale che ha lo scopo di sensibilizzare i consumatori sulla quantità di  bottiglie di plastica e lattine provacando la reazione di Coca-Cola.

Il colosso americano ha infatti chiesto a  SodaStream di non utilizzare impropriamente il marchio Coca-Cola espondendo bottiglie e lattine all’interno della “Gabbia” posizionata presso l’aeroporto di Johannesburg in Sud-Africa.

L’obiettivo di SodaStream, ovviamente, non è quello di polemizzare con nessuno ma semplicemente di richiamare l’attenzione sulla quantità di vuoti gettati quotidianamente nel mondo. Infatti “The Cage” è un semplice contenitore riempito di bottigliette e lattine vuote e gettate tra i rifiuti
Naturalmente la questione ha suscitato subito grande scalpore e interesse sui social media: la community SodaStream su Facebook continua a sostenere il progetto “The Cage” in quanto rappresenta un vero impegno sociale per la salvaguardia del nostro pianeta contro la plastica!
Nel frattempo, anche il CEO dell’Azienda, Daniel Birnbaum ha affermato che SodaStream non farà marcia indietro e che il progetto “The Cage” continuerà.

giovedì, giugno 21, 2012

Prova costume..? Non c'è problema, con le verdure. Si dimagrisce e non si ingrassa più.


Arriva la stagione estiva e tutti o quasi... cercono di eliminare in tempi record i kilogrammi in eccesso per la prova costume. Bisogna usare la testa...!! Oltre all'attività fisica, una dieta a base di verdure può aiutare notevolmente, dimagrendo in tutta salute senza correre il rischio di ingrassare poi al primo sbandamento..
Mangiare verdure aiuta la salute. Non dimentichiamolo mai..!!

Consumare un'elevata quantità di verdure è di grande supporto non solo per la dieta e la corretta alimentazione, ma anche per tutta una serie di benefici che apportano all'organismo.

Le verdure contengono pochissimi grassi e calorie e, cosa ancora più importante, le ultime ricerche confermano che le numerose sostanze in esse contenute hanno un effetto protettivo sull'organismo.
Consumare verdure ci copre dall'azione dannosa degli agenti patogeni (es. i radicali liberi), riduce il rischio di tumori nella zona dell'apparato digerente, allontana il rischio di infarto e di diabete, ed ha un'azione efficace contro l'invecchiamento.

Esaminiamo le proprietà di alcune verdure:

SPINACI
Sono ricchi di potassio, fibra alimentare e ferro: hanno un effetto protettore sull'invecchiamento degli occhi poichè contengono vitamina C,E, e betacarotene.

CICORIA
Contiene una fibra che agisce sull'equilibrio della flora batterica dell'intestino: è ricca di antiossidanti.

CAROTE
Sono ricche di zuccheri, potassio, fibra e betacarotene: quest'ultimo (è un antiossidante) è molto utile nella prevenzione dermatologica, aiuta la vista ed il sistema immunitario.

CIPOLLA
Ricca di zolfo, è molto utile per combattere le malattie cardiovascolari: contiene antiossidanti che aiutano a prevenire il rischio di tumori.

ZUCCHINE
Contengono vitamina C, E e potassio: i suoi fiori contengono betacarotene, acido folico, e vitamina C. Sarebbe meglio consumarle crude in quanto con la cottura si disperdono molte qualità. .

ASPARAGI
Ricchi di antiossidanti, potassio ed acido folico, sono utili per la formazione dei globuli rossi.

CAVOLO
In tutte le sue varietà, è ricco di proteine e zuccheri, vitamine (A, B1, B2) di
zolfo, arsenico, calcio, fosforo, rame, iodio, magnesio, potassio e ferro. Aiuta a combattere cefalee, ulcera e dolori reumatici: utile anche per le malattie della pelle.

MELANZANA
Diuretiche, lassative ed antianemiche, le melanzane contengono vitamine A, B1, B2, fosforo,calcio e la solanina (un alcaloide velenoso) che si perde con la cottura.

_Fonte_

mercoledì, giugno 20, 2012

Come richiedere la rateazione debiti Equitalia


La rateazione Equitalia del debito indicato nella cartella esattatoriale, è diventata possibile dal Marzo di quest’anno. Infatti sia attraverso norme previste dall’Esecutivo, sia mediante le direttive dello stesso agente di riscossione, la più importante delle quali è la direttiva di gruppo Equitalia n°7/2012, è stata istituita formalmente la possibilità per i debitori che versano in oggettive difficoltà economiche, e che quindi non hanno la possibilità materiale di saldare il debito in un’unica soluzione, di richiedere una rateazione Equitalia del debito contratto.

Richiesta rateazione Equitalia
Per debiti inferiori ai 20.000 euro, per richiedere una rateazione Equitalia, sarà sufficiente presentare domanda presso gli uffici di Equitalia competenti per territorio o inviando la richiesta con raccomandata a/r. Per i debiti di questa entità, la concessione sarà automatica.

Per i debiti superiori ai 20.000 euro, invece, la rateazione Equitalia verrà concessa previa verifica dell’effettiva difficoltà economica temporanea del debitore, tenendo conto anche dell’importo del debito da saldare. Il debitore, privato cittadino o azienda che sia, dovrà quindi fornire documenti atti a dimostrare che non gli è possibile estinguere il debito in un’unica soluzione.

Modalità e tempi rateazione Equitalia
Con il decreto legge n° 16/2012, il Governo ha diversificato le modalità di estinzione della rateazione Equitalia. Difatti il debitore potrà chiedere che la rateazione Equitalia non avvenga a rate costanti, ma a rate variabili che aumentino annualmente. I piani di rateazione Equitalia a rata costante già sottoscritti al 2 Marzo 2012, non potranno essere però modificati.
E’ previsto un massimo di 72 rate mensili per debito contratto, con una rata mensile minima di euro 100, in cui verranno calcolati anche gli interessi di mora e i compensi di riscossione. Precedentemente era previsto che al mancato pagamento di due rate, anche non consecutivamente, il piano di rateazione Equitalia decadesse, con tutte le conseguenze del caso.
Di recente è invece stata mutata la disciplina, che ora prevede che il decadimento della rateazione Equitalia avvenga solo nel caso in cui l’omissione di due rate del debito sia consecutiva. Importante specificare che l’adesione ad un paio di rateazione Equitalia, impedisce all’agente di riscossione di iscrivere ipoteche sugli immobili del debitore.
Alberto Nappi
Fonte: http://www.portaldiritto.com/

Ventimiglia, i suoi tramonti affascina il National Geographic e li piazza tra i dieci più belli al Mondo


foto di Sandro Martini
Copio e incollo un ottimo articolo di Donatella Lauria di www.Ponenteoggi.it il quale mette in luce una delle tante bellezze naturali che ci offre come al solito la nostra bellissima zona, ma che a volte non ci facciamo caso per abitudine e sottovalutiamo l'importanza di ciò. Abbiamo una grande riserva di bellezze in Ventimiglia e dintorni, ma il tramonto delle nostre coste, affascina ancor più i turisti che ci fanno visita.

Non è un caso che l'estremo Ponente ligure vanta uno dei tramonti più belli al mondo. La classifica è arrivata da una delle riviste geografiche più importanti e lette al mondo.
Il tramonto di Ventimiglia è inserito tra i 10 più belli al mondo.
Lo ha riportato qualche tempo fa  la rivista geografica più letta al mondo "National Geographic", un giornale che esplora con magnifiche immagini i "punti" più affascinanti del nostro pianeta.

 La magia dei tramonti di confine è data da uno sfondo unico, caratterizzato da scorci altrettanto fiabeschi come ad esempio la baia di Latte e della Mortola che si affacciano a picco sul mare: i colori del sole che cala sono dunque perfettamente mescolati alla tonalità della la flora mediterranea e a quelli delle acque del mar Ligure.

Vediamo i tramonti che si sono imposti sulla nostra zona. Primo fra tutti Giza in Egitto. Secondo luogo decretato dai viaggiatori è Pointe Aux Piments, nelle isole di Mauritius.  Terza classificata l'Arizona con Sedona: conosciuta anche come la Red Rock Country. 
Quarta arriva Rangali Island alle Maldive: qui, tra chilometri di idilliaca spiaggia bianca troverete il famosissimo Hotel Conrad, perla del lusso, da cui godere un tramonto fantastico. E sempre maldiviano è il quinto classificato: salutare il sole dalle isole Villingili sembra sia un'altra di quelle cose da non perdere nella vita. 

Sesta posizione per Aitutaki, nelle isole Cook,  vero e proprio paradiso turistico tutto da esplorare. Passiamo poi alla splendida Florida con la sua Panama City Beach, per poi proseguire con Samoa nel Sud del Pacifico. Non potevano mancare i Caraibi e l'incredibile isola di S.Lucia. Ed ecco inserita nella "top ten" Ventimiglia.

Guarda tutte le foto scattate di questi magnifici tramonti.


martedì, giugno 19, 2012

INDAGINE - GLI ITALIANI E LA RESPONSABILITA' SOCIALE


Gli italiani sempre ben disposti nei confronti dell’impegno sociale: ambiente, e società civile ai primi posti

Pubblicati i dati della quinta edizione dello studio goodpurpose® 2012 di Edelman, la più grande agenzia di relazioni pubbliche al mondo.
Milano, 19 giugno 2012 – Solo il 44% degli italiani è personalmente impegnato nel sostegno di attività di responsabilità sociale, ma a parità di qualità e prezzo, più di un italiano su due (63%) acquista guardando all’impegno che le aziende produttrici hanno in ambito sociale. Un criterio quindi molto più importante della fedeltà al brand (indicato dal 21% degli italiani) e addirittura del design e dell’innovazione (primo criterio di scelta per solo il 16% contro una media mondiale del 29%), spesso citati come cavallo di battaglia dalle aziende che vogliono conquistare il consumatore del Bel Paese. Sono forse questi due i dati più significativi che emergono dallo studio goodpurpose® 2012 realizzato tra gennaio e febbraio 2012 da StrategyOne (la società di ricerche di mercato di Edelman) in 16 Paesi intervistando circa 8000 consumatori di più di 18 anni.


In tempi di crisi, gli italiani delegano al Governo anche la responsabilità dell’impegno sociale
Il 93% degli intervistati italiani dichiara di essere stato colpito in qualche modo dalla crisi economica (contro l’85% della media globale), il 62% di aver ridotto lo shopping non necessario (51% la media globale), il 46% di aver smesso di risparmiare (28% globale). Colpiti dalla crisi, i consumatori italiani (55%), ma anche quelli di tutto il mondo (54%), sono convinti che dovrebbe essere il Governo a occuparsi dei problemi che affliggono la società. Solo il 18% ritiene che tocchi farlo a “persone come me”, il 12% alle organizzazioni umanitarie no-profit, il 6% alle istituzioni religiose e il 4% alle imprese. Curioso in un Paese di cultura cattolica come l’Italia che pochi fra gli intervistati ritengano la responsabilità sociale un compito della chiesa.


L’ambiente resta sempre in cima ai pensieri degli italiani
Forse non coinvolti personalmente nel sostegno di attività a finalità sociale come nel resto del mondo, gli italiani hanno comunque una loro lista di priorità quando pensano all’impegno sociale. In particolare, sempre secondo i dati raccolti da Edelman nello studio goodpurpose® 2012, ben l’87% è interessato alla protezione dell’ambiente in cui viviamo (ma era il 95% nel 2007), seguito a stretto giro dalla lotta alla violenza e agli abusi in famiglia (79%), dal miglioramento del sistema sanitario come anche dall’aiuto volto a migliorare l’autostima delle persone (entrambi al 78%). Da sottolineare che, rispetto al 2007, ci sono clamorose discese, come le uguali opportunità di educazione (-20%), l’aiuto per i diritti umani e civili (-19%) e la lotta alla riduzione della povertà (-21%), ma anche consistenti risalite, come il sostegno per la fame e i senzatetto (+14%), l’aiuto in caso di disastri naturali (+13%), la lotta contro la diffusione di malattie ed epidemie (+13%).


Ma se non ci fosse la crisi e non si dovesse fare i conti con il portafoglio?
Interessanti le risposte date dagli italiani se i costi non fossero un problema, se le loro scelte potessero avvicinarsi a quello che davvero sognano senza pensare al prezzo. Infatti, il 70% preferirebbe vivere in una casa “green” più che in una casa “grande” (30%); l’83% acquisterebbe prodotti locali più che di “design” (17%), l’82% sceglierebbe un’auto ibrida più che una macchina di lusso (18%) e il 57% sogna poi un lavoro con finalità sociali.


E un’azienda, invece, è importante che sia impegnata nel sociale?
Ovviamente la risposta è sì. Infatti, il 74% degli italiani consiglierebbe un prodotto di un’azienda impegnata attivamente nella responsabilità sociale, il 71% comprerebbe un prodotto o un servizio, il 70% condividerebbe un’eventuale esperienza positiva. Interessante anche scoprire che ben il 78% passerebbe a un brand competitor se solo fosse impegnato in scopi sociali, oltre ad acquistare più volentieri e con maggiore fiducia, aiutandolo anche nel sui gentili propositi.

Che caldo fa - Bollettini giornalieri estate 2012


Estate 2012, al via il Sistema di segnalazione ondate di calore

Dal 15 maggio al 15 settembre 2012 il Ministero della salute pubblica giornalmente il bollettino sulle ondate di calore con il supporto tecnico del Centro di Competenza della Protezione civile, Dipartimento di Epidemiologia del SSR del Lazio.

L'iniziativa prevede l'attivazione in 27 città italiane (Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo), di sistemi di monitoraggio che consentono di individuare, per ogni specifica area urbana, le condizioni meteo-climatiche che possono avere un impatto significativo sulla salute delle categorie più esposte ai rischi legati alle ondate di calore. 

Sulla base di questi modelli vengono poi elaborati dei bollettini giornalieri sui possibili effetti sulla salute delle condizioni meteorologiche previste a 24, 48 e 72 ore, su una scala che va dal livello “zero”, corrispondente all’assenza di rischio, al livello “tre”, che prevede condizioni di rischio elevato e persistente per tre o più giorni consecutivi.
Fonte Ministero della salute

Ondate di calore cause e rimedi
Rischi per la salute
Chi rischia di più?

mercoledì, giugno 06, 2012

"Terremoto Pianura Padana" La causa potrebbe essere l'uomo stesso.

Tratto da una pagina su Facebook
RICEVO E PUBBLICO!!! LEGGETE è AGGHIACCIANTE!!!
Cari amici dopo le prime scosse del 20 maggio avevo deciso di tacere su quelle che sono le molto probabili cause o concause dello sciame sismico avvenuto in emilia, dopo le scosse di oggi molto forti non posso tacere sulle notizie concrete che tutti i mass media giornali e tv tacciono, parlando di tutto e del contrario di tutto senza minimamente toccare la vera questione, addirittura se qualche geologo innavertitamente sta andando sul discorso gli viene improvvisamente tolta la parola in diretta.

Si tratta del fenomeno sempre più diffuso in pianura padana da almeno 2/3 anni, il fenomeno fracking che consiste, fondamentalmente, in perforazioni idrauliche le quali una volta arrivate in profondità piegano e corrono parallelamente al terreno; nei buchi creati, viene pompato ad alta pressione un po’ di tutto, a seconda della "ricetta" del perforatore, che, essendo segreto commerciale, non si può sapere. Si parla di svariate centinaia di perforazioni per verificare e a volte poi estrarre il gas dalla pianura padana, oltre al fatto che ci sono gia’ stati casi di subsidenza indotta.

Nessuno sa che il nostro amato governo ha dato in mano ai texani di dallas la concessione di questa tecnica perforativa che tra l'altro è vietata in tanti paesi europei proprio per gli effetti collaterali, ad es. in inghilterra la stanno togliendo perchè ha fatto più danni che benefici. Nel caso i texani trovassero delle risorse estrattive al nostro governo andrà il 7% degli introiti, peccato che ai nostri politici sia sfuggito un particolare e cioè che la pianura padana sia strapiena di gente, case, capannoni, chiese, paesi e che se l'americano texano toglie il gas che per millenni si è sedimentato nel nostro sottosuolo per sostenere come un cuscinetto la nostra pianura padana, se lo toglierà tutto collasserà, è una cosa che capiscono in modo elementare anche i miei figli. Ci sono già nei paesi colpiti segni evidenti di collassamento del terreno, come ad es. quando una torta fuori dal forno collassa e si stacca dalle pareti, ecco la stessa cosa.
Ecco perchè non vogliono che si sappia questa verità perchè già alla gente il governo non sta simpatico, figuriamoci se si dovesse prendere carico anche di questo errore astronomico cosa succederebbe? Minimo non verrebbero più pagate le tasse e gli americani estrattori verrebbero presi a calci nel sedere..

Perciò la tecnica sarà sempre la stessa, ovvero parlare degli sfollati, intervistare geologi per non dire la verità, parlare di calciopoli e altri scandali per tentare di distrarci, come dire a Monti e compagnia proprio non ci voleva questa gatta da pelare.. Insomma la solita accozzaglia di gente che omette la verità come sistema, dimenticando che l'omissione ha lo stesso peso della menzogna, e vorrei ricordare loro che tutti questi furbetti o furboni un giorno dovranno spiegare bene alla Vita il loro operato ed il loro schieramento..
A riprova di ciò un lettore su internet fa sapere che in uno dei maggiori comuni colpiti oggi c'era affisso il seguente bando di gara:

"Procedura aperta per l’affidamento della concessione di costruzione e gestione rete di teleriscaldamento e indagine geologica esplorativa inerente un pozzo geotermico comprensive dei lavori strutturalmente e direttamente collegati".
E vogliamo ancora credere alle montagne di cavolate che ci raccontano nel mentre ci devastano pure il territorio..
fate girare, la conoscenza è un diritto di tutti.

Le informazioni sopracitate hanno come fonte: in internet, trovate tutto, alcuni es.

Il fracking é vietato in Francia, in Germania e in Vermont http://www.cronachelodigiane.net/article-il-vermont-banna-il-fracking-105943199.html
la Bulgaria dice no al fracking
l´allarme e le proteste si alzano in diversi paesi come l´Austria per esempio http://www.austriantimes.at/news/Business/2012-02-05/39252/Fracking_is_a_health_risk_in_Vorarlberg

http://www.stampalibera.com/?p=46283#comments

"Spiaggia di Latte" Che cosa ne penso.

Villa Eva spiaggia e muro
Continua la polemica per il muro di Latte (Ventimiglia) che da nella piccola spiaggia costruito appositamente con la costruzione del lussuoso complesso "Villa Eva" . Molte le contestazioni. Ognuno dice la sua.. Diciamo che la residenza costruita attira molto turismo e da lavoro a parecchie persone, ha migliorato l'aspetto fisico del territorio, creando anche un accesso più agevolato per le automobili vicino costa. Tutto ciò però," lo si potrà avere pagando". Infatti anni fa quando ancora non c'era niente, ricordo che era la nostra meta preferita, proprio per quella semplicità che solo la natura può regalare.


Avevamo un parcheggio malandato ma pubblico, la spiaggia era nascosta e non tutti la conoscevano. Purtroppo come succede spesso in Italia chi ha i soldi e il potere può fare ciò che vuole, a volte anche pensando troppo ai profitti propri e ignorando le politiche del rispetto dell'ambiente che li circonda e i vincoli paesaggistici. Sinceramente se devo dire la verità, in quanto sono un forte amatore di Marketing turistico, la presenza di "Villa Eva" e di come è stata costruita, mi piace parecchio.
Villa Eva vista dalla spiaggia

L'unico problema è che sembra che nel suo perimetro è tutto oro. Intorno.. sopratutto nella spiaggia, è stata dimenticata. In questo caso il famoso muro che da sulla spiaggia è un pugno nell'occhio. Lasciato li con ancora il cemento crudo senza nessuna rifinitura. Un turista che passa la giornata in spiaggia si sente preso in giro da tutto ciò, perchè vede lusso e addobbi sopra, mentre invece subito sotto squallore e senso di disagio.


Tanti anni fa, questa magnifica spiaggia era frequentata da colonie di ragazzini, i quali si divertivano andare a largo anche per una centinaia di metri per le acque basse. Sabbia dentro e pietroline fuori. Non c'è di meglio in zona. Vorrei fare un'appello al proprietario della struttura di trovare una soluzione congrua alle pretese di tutti, in quanto sarebbe una battaglia infinita nel tempo e trovare una soluzione a tavolino discutendone assieme intelligentemente. Si chiede di abbattre il muro ed eliminare una o due file di ombrelloni, allargando la spiaggia di qualche metro.
La contestata spiaggia con annessa "Villa Eva"e il suo muro coperto.


Ad oggi le posizioni prese sono parecchie. La prima è stata di interrare il muro. Questa cosa non è piaciuta quasi a nessuno, in quanto ha tolto ancora metri e alla prima mareggiata il problema ritorna. Avrei una mezza proposta: sarebbe di rifare il muro con pietre della zona e installare due o tre docce pubbliche, ai piedi dello stesso un piccolo muretto lungo tutto la sua lunghezza, verrà utilizzato come panchina o altro... "Villa Eva" guadagnerà con l'accesso diretto dei bagnanti in spiaggia libera, che si serviranno del bar. Una bella spiaggia pubblica e ben organizzata, attirerà ancora più gente. Ogni persona che noterà questa struttura è un potenziale acquirente. La migliore pubblicità è il passa parola. Questo è il mio pensiero logicamente, poi chi sa le leggi e tutt'altri atti è giusto che li faccia rispettare. Buona estate in Liguria. Comunque veniteci numerosi che è sempre un magnifico posto il nostro.

Spiaggia di Menton Garavan esempio di come si potrebbe fare il muro. La parte bassa rialzata di qualche centimetro in più.


Ultima notizia dal Comitato "Difendiamo la spiaggia di Latte"

Stamani, 5 giugno, è stata convocata una delegazione del Comitato Spiagge dal Commissario del comune di Ventimiglia prefetto Bruno. Il Commissario ha informato il Comitato di aver respinto la domanda di sanatoria del muro in cemento armato costruito illegalmente dal proprietario di Villa Eva e di apprestarsi a ingiungere allo stesso di liberare la spiaggia dall'orribile "ripascimento" effettuato per ricoprire il muro.
Il Commissario ha anche informato di aver richiesto al concessionario della spiaggia dei Balzi Rossi l'apertura di un accesso con scaletta riservato a chi non usufruisce dello stabilimento.
La Commissione ha ringraziato il dott. Bruno prendendo con soddisfazione atto della difesa della legalità e del territorio, principi che sono la ragione stessa dell’esistenza del Comitato.

martedì, giugno 05, 2012

Monti e Napolitano denunciati via video da un avvocato.





Copio e incollo un articolo che gira su facebook e non solo... il quale da a pensare notevolmente....

Avv. Musa Paola : denuncia il Presidente della Repubblica ....

L' Avv. Musa Paola, dello Studio Legale Tributario di via dei Vittorini di Cagliari, denuncia il Presidente della Repubblica Napolitano Giorgio, il Presidente del Consiglio Monti Mario, i Ministri ed i Parlamentari per ATTENTATO CONTRO LO STATO - ASSOCIAZIONE SOVVERSIVA - USURPAZIONE DI POTERE POLITICO - ATTENTATO CONTRO LA COSTITUZIONE E GLI ORGANI COSTITUZIONALI - ATTENTATO CONTRO I DIRITTI DEL CITTADINO - COSPIRAZIONE POLITICA MEDIANTE ACCORDO E COSPIRAZIONE POLITICA MEDIANTE ASSOCIAZIONE!

Nella denuncia si nominano il Gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale e l'Aspen Institute.

cit. "...RADICALE SOTTRAZIONE DELLA SOVRANITA', con il sostanziale esautoramento del Parlamento e dell' Esecutivo nazionali, ridotti a semplici esecutori delle disposizioni della Commissione Europea e Banca Centrale Europea (BCE)."





Se vuoi davvero dare una mano alla causa:
Sostenaiamo
l' avvocato Paola Musu, firma la petizione
e condividila anche tu su Facebook.

http://www.firmiamo.it/sostenaiamo-l--avvocato-paola-musu-

Obiettivo firme: 5205/50000

L’avvocato di Cagliari Paola Musu ha denunciato il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, i Ministri, i membri del Parlamento e tutte le persone che si dovessero verificare come coinvolte, per i seguenti reati:
241 codice penale: attentato contro integrità, indipendenza unità dello Stato Italiano
270 cp: associazioni sovversive
283 cp: attentato contro la Costituzione dello Stato Italiano
287 cp: usurpazione di potere politico
289 cp: attentato contro gli organi costituzionali
294 cp: attentato contro i diritti del cittadino
304 cp: cospirazione politica mediante accordo
305 cp: cospirazione politica mediante associazione.

Questa e una battaglia che senza l' appoggio del popolo rischia di finire nel silenzio, diamo voce al volere del POPOLO SOVRANO, se non erro dovremmo essere in una democrazia e non in velata dittatura.

Fonte: cipiri.blogspot.it

sabato, giugno 02, 2012

STATI UNITI E CINA : LA GUERRA IN TERRA D'AFRICA


L’AFRICOM degli Stati Uniti e la militarizzazione del continente africano: la lotta contro l’insediamento economico cinese

Dall’epoca dell’impero britannico e del manifesto di Cecil Rhodes, la caccia ai tesori di questo continente sacrificato ha mostrato quanto scarso valore si attribuisca alla vita umana. Dopo decenni di indifferenza da parte dei consumatori di materie prime, l’influenza crescente della propaganda dei social network ha risvegliato l’interesse del pubblico nei confronti dei problemi sociali a lungo ignorati dell’Africa. In conseguenza di azioni mediatiche di celebrità a favore dell’intervento, l’opinione pubblica negli Stati Uniti è attualmente favorevole ad una maggiore presenza sul continente africano. Dopo il dislocamento di un centinaio di elementi dell’esercito statunitense in Uganda nel 2011, è stato presentato al Congresso un nuovo progetto di legge, diretto ad ampliare la presenza di forze militari regionali per combattere l’Esercito di resistenza del Signore, uno striminzito gruppo ribelle sedicente colpevole di arruolare bambini-soldato e di perpetrare crimini contro l’umanità.

Nonostante l’amministrazione Obama dichiari di accettare di buon grado l’affermarsi pacifico della Cina sulla scena mondiale, la recente svolta politica in favore di un Secolo americano rivolto al Pacifico (*) mostra che gli Stati Uniti intendono mantenere la capacità di controllare militarmente la potenza emergente. Oltre a mantenere una presenza militare permanente nel nord dell’Australia, la costruzione di un’immensa base militare sull’isola coreana di Jeju prova li loro crescente antagonismo nei confronti di Pechino. La base ha la capacità di accogliere 20 navi da guerra statunitensi e sud-coreane, ivi compresi sottomarini, portaerei e cacciatorpediniere, quando sarà completata nel 2014 – oltra alla presenza di uno scudo anti-missile Aegis. I Cinesi hanno risposto definendo la militarizzazione crescente della regione una flagrante provocazione.

Sul fronte economico, la Cina è stata esclusa dal Trattato di Partenariato trans-Pacifico in via di elaborazione; è un accordo commerciale che opta per una regolamentazione del commercio internazionale in Asia elaborato dagli Stati Uniti a beneficio delle imprese USA. Nel momento in cui sono emerse nuove divisioni politiche fondamentali dopo il veto cinese e russo contro l’intervento in Siria al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, l’amministrazione Obama ha avviato nuovi mezzi di pressione economica contro Pechino. Gli Stati Uniti e il Giappone hanno chiesto all’Organizzazione del commercio internazionale di bloccare i progetti di estrazione mineraria finanziati da Pechino negli Stati Uniti, una misura che si aggiunge al congelamento del finanziamento di importanti progetti minerari cinesi attuato dalla Banca mondiale.

Per contrastare l’ascensione economica della Cina, Washington ha lanciato una crociata contro le restrizioni cinesi di esportazione dei minerali che costituiscono componenti essenziali di prodotti di consumo elettronici come gli schermi piatti, gli smart phone, le batterie di computer portabili e molti altri prodotti. In un libro bianco del 2010, la Commissione Europea parla del bisogno urgente di costituire delle riserve di tantalo, cobalto, niobio, e tungsteno, tra gli altri; il libro bianco del dipartimento dell’energia degli Stati Uniti del 2010, “Strategia per i minerali indispensabili agli Stati Uniti”, ha anche riconosciuto l’importanza strategica di queste componenti chiave. Come per caso, l’esercito statunitense tenta oggi di accrescere la sua presenza nel paese considerato come il più ricco in materie prime, la Repubblica Democratica del Congo.

La RDC ha enormemente sofferto, nel corso della sua storia, del saccheggio straniero e dell’occupazione coloniale; essa ha il secondo PIL più basso per persona nonostante le sue riserve di minerali grezzi stimati a 2400 miliardi di dollari. Durante le guerre del Congo dal 1996 al 2003, gli Stati Uniti hanno fornito armi e addestrato le milizie del Ruanda e dell’Uganda che hanno poi invaso le province orientali del Congo per conto degli Stati Uniti. Non sono state solo le multinazionali a beneficiare del saccheggio, anche i regimi di Paul Kagamé in Ruanda e di Yoweri Museveni in Uganda hanno tratto immensi profitti dalle guerre congolesi per i minerali come la cassiterite, wolframite, il coltan (del quale il niobio e il tantalo sono derivati) e l’oro. La RDC detiene più del 30% delle riserve mondiali di diamanti e l’80% del coltan mondiale, la maggior parte del quale è esportato in Cina per farne delle polveri e dei fili di tantalo per la fabbricazione elettronica.

La trasformazione economica senza precedenti della Cina non si fonda infatti solo sui mercati statunitensi, australiani ed europei – ma anche sull’Africa come fonte di una vasta gamma di materie prime. Dal momento che l’influenza economica e culturale cinese si estende in modo esponenziale con la costruzione simbolica dei nuovi quartieri generali dell’Unione africana del valore di 200 milioni di dollari finanziati unicamente da Pechino, gli Stati Uniti in fase calante e i suoi leader hanno espresso il loro malcontento nel vedere ridursi il loro ruolo nella regione. Durante un giro diplomatico in Africa nel 2011, la stessa segretaria di stato USA Hillary Clinton si è spinta fino ad insinuare che la Cina si rendeva protagonista di un “nuovo colonialismo” rampante.

In un momento in cui la Cina detiene 1.500 miliardi di dollari di debito statunitense, il commento della Clinton ha la risonanza di una pericolosa provocazione. La Cina, che possiede le riserve valutarie più elevate nel mondo, comincia a proporre prestiti ai suoi omologhi del BRIC in RMB (Renminbi o Yuan) e l’eventualità di una resistenza delle nazioni emergenti al “Progetto di nuovo secolo americano” (**) sembra precisarsi. Il successo dell’imperialismo anglo-sassone si fonda sulla sua capacità militare a sottomettere i paesi presi di mira, e i leader africani di oggi non sono obbligati a fare affari con la Cina – benché ne abbiano certamente interesse. La Cina investe annualmente circa 5,5 miliardi di dollari in Africa, il 29% dei quali solo in investimenti diretti nel settore minerario nel 2009 – e più della metà nelle fabbriche locali, la finanza e le costruzioni, cosa che è di gran beneficio per gli africani – nonostante quello che comporta in termini di cattive condizioni di lavoro.

Inoltre la Cina ha autorizzato 10 miliardi di prestiti a tassi agevolati all’Africa tra il 2009 e il 2012 ed operato significativi investimenti nelle zone industriali di paesi poveri in materie prime come lo Zambia e la Tanzania. La Cina è il primo partner commerciale dell’Africa; importa 1,5 milioni di tonnellate di olio africano al giorno, ciò che rappresenta circa il 30% del totale delle sue importazioni. Negli ultimi decenni 750.000 cinesi si sono stabiliti in Africa e sono stati realizzati nelle campagne dei centri culturali finanziati dallo Stato cinese per insegnare il Mandarino e il Cantonese. Secondo le previsioni, la Cina sarà la più grande economia mondiale nel 2016 e il recente progetto di creare una banca dei BRIC potrebbe modificare la scena finanziaria internazionale e rappresentare una minaccia per l’egemonia del Fondo Monetario internazionale sulle economie emergenti strategiche d’Africa.

Il coinvolgimento economico della Cina in Africa cresce, e il suo ruolo cruciale nello sviluppo del settore dei minerali, dell’industria delle telecomunicazioni e dei progetti di infrastrutture indispensabili, comincia a suscitare “molto nervosismo” in Occidente, secondo David Shinn, l’ex ambasciatore degli Stati Uniti in Burkina Faso e in Etiopia. In un libro bianco del Dipartimento della Difesa del 2011 intitolato “Gli sviluppi militari e securitari in relazione al popolo della repubblica cinese”, gli Stati Uniti riconoscono che la tecnologia militare e informatica cinese è giunta a maturità e che ci si deve aspettare che Pechino sia ostile all’allargamento dell’alleanza militare degli Stati Uniti con Taiwan. Il documento afferma anche che “L’ascesa della Cina sulla scena internazionale sarà un elemento determinate del paesaggio strategico dell’inizio del XXI° secolo”. Inoltre il Dipartimento della Difesa ammette di non sapere come la crescita della Cina modificherà la scena internazionale.

Nonostante la presenza degli USA in Africa (con il pretesto di combattere il terrorismo e proteggere i Diritti Umani) per contrastare specificamente l’influenza economica della Cina nella regione non sia tale da suscitare le stesse inquietudini della presenza statunitense nella Corea del Nord o a Taiwan, ugualmente potrebbe provocare delle tensioni. La Cina ha il più grande esercito del mondo (2.285.000 unità) e si prepara a sfidare l’egemonia militare sulla regione del “Secolo americano nel Pacifico” con le sue capacità navali e convenzionali, sviluppando tra l’altro il primo missile balistico anti-nave. Inoltre la Cina ha cominciato a testare dei sistemi di punta anti-satellite (ASAT) e anti-missile balistici (ABM)per portare la rivalità USA-Cinese sul terreno della Guerra spaziale.

La ragione invocata dagli Stati Uniti, vale a dire disarmare l’Esercito di resistenza del Signore (ARS), per intervenire nella Repubblica Democratica del Congo, nel Sud Sudan, nella Repubblica Centrafricana e in Uganda è un imbroglio. L’Esercito di Resistenza del Signore opera da più di due decenni ma resta estremamente debole e non conta più di 400 soldati. Secondo il sito LRA Crisis Tracker (http://www.lracrisistracker.com/) realizzato dal gruppo dei Bambini Invisibili per documentare la crisi sul campo, l’ERS non ha effettuato alcuna azione in Uganda dal 2006. La maggior parte degli attacchi repertati hanno attualmente luogo nella regione di Bangadi nel nord est della Repubblica Democratica del Congo, ai piedi di una striscia di terra che ha tre frontiere tra la Repubblica Centrafricana e il Sudan del Sud.

L’esistenza dell’Esercito di Resistenza del Signore deve essere seriamente rimessa in discussione perché i casi di attività dell’ERS, riportati dal gruppo dei Bambini Invisibili, sostenuto dal Dipartimento di Stato USA, si fondano su testimonianze non verificate – si tratta di presunzioni e di sospetti piuttosto che di certezze. Data l’estrema instabilità che regna nel nord della RDC dopo decenni di invasione straniera e di innumerevoli insurrezioni, il paese non ha i mezzi per istituire un’inchiesta per accertare la presenza dell’ERS, Joseph Kony merita forse di essere trattato da scellerato, ma non si ripeterà mai abbastanza che la minaccia rappresentata dall’ERS è stata completamente deformata negli ultimi testi di legge statunitensi favorevoli all’intervento. L’aumento della presenza statunitense nella regione ha come obiettivo quello di contrastare la presenza economica della Cina in uno dei settori più ricchi di minerali e di altre risorse.

L’Esercito di Resistenza del Signore è stato creato nel 1987, nel nord ovest dell’Uganda, da membri del gruppo etnico Acholi, in passato sfruttato dai coloni inglesi col lavoro forzato ed emarginato dopo l’indipendenza dal gruppo nazionale dominante Bantu. L’Esercito di Resistenza del Signore aveva all’inizio come obiettivo il rovesciamento del governo del Presidente ugandese attuale, Yoweri Museveni – a causa di una campagna di genocidio contro il popolo Acholi. I gruppi Acholi e Langi del nord dell’Uganda sono stati storicamente maltrattati e emarginati dalle diverse amministrazioni sostenute dagli Anglo-americani. Nel 1971 le agenzie di informazione israeliane hanno fomentato un colpo di Stato contro il presidente socialista Milton Obote, che è sfociato nel disastroso regime di Idi Amin.

Prima di deporre Obote e di dichiararsi capo dello Stato, Amin faceva parte del reggimento coloniale inglese incaricato di amministrare i campi di concentramento in Kenia durante la rivolta Mau Mau scoppiata nel 1952. Amin ha massacrato il popolo Acholi perché sospettava che fosse rimasto fedele all’ex presidente Obote, che peraltro è tornato al potere nel 1979, dopo che Amin aveva cercato di annettere le province di Kagera e della vicina Tanzania. Museveni ha fondato il Fronte di Salvezza Nazionale che ha contribuito a rovesciare Obote col sostegno USA nel 1986, nonostante il fatto che il suo esercito impiegasse dei bambini soldato. Museveni ha prima di tutto preso il potere, poi è stato accusato di genocidio perché aveva concentrato il popolo Acholi in alcuni campi, per impossessarsi della fertile terra del nord dell’Uganda.

Il regime di Museveni ha trasferito circa 1,5 milioni di Acholi e ucciso almeno 300.000 persone, prendendo il potere nel 1986, secondo la Croce Rossa. Oltre ad essere stato accusato di utilizzare lo stupro come arma di guerra e di aver lasciato morire migliaia di persone in campi di internamento insalubri, Museveni è stato accusato di terrorismo di Stato nei confronti del popolo Acholi in un rapporto di Amnesty International del 1992. In una intervista rilasciata nel 2006, Joseph Kony ha negato di aver mutilato e torturato chicchessia ed ha accusato, al contrario, le forze di Museveni di aver commesso questi atti per utilizzarli come propaganda contro l’Esercito della Resistenza del Signore.

In un dettagliato rapporto sulle atrocità commesse da Museveni, lo scrittore ugandese Herrn Edward Mulindwa scrive: “In 22 anni di guerra, l’esercito di Museveni ha ucciso, storpiato e mutilato migliaia di civili, sempre accusando i ribelli di questi crimini. Nel nord dell’Uganda, invece di difendere e proteggere i civili contro i ribelli, i soldati di Museveni storpiavano, mutilavano e commettevano le peggiori atrocità facendosi passare per ribelli, poi ritornavano e pretendevano che la gente dovesse a loro la salvezza”. Nonostante tante prove di brutalità, Museveni è un fedele alleato degli Stati Uniti fin dall’epoca dell’amministrazione Reagan ed ha ricevuto 45 milioni di dollari in aiuti militari da parte dell’amministrazione Obama per la partecipazione dell’Uganda alla guerra contro la milizia somala al Shabaab. Dopo il terribile fallimento dell’intervento statunitense del 1993 in Somalia, gli Stati Uniti vi difendono i loro interessi attraverso gli eserciti del Ruanda, dell’Uganda e dell’Etiopia.

Dall’epoca coloniale, l’Occidente ha l’abitudine di sfruttare le differenze etniche dell’Africa, per promuovere i propri interessi. In Ruanda l’amministrazione coloniale belga ha esacerbato le tensioni tra gli Hutu, ridotti in uno stato quasi di servaggio, e i Tutsi che erano considerati come il prolungamento del potere belga. Fin dall’inizio della guerra civile in Ruanda nel 1990, gli Stati Uniti hanno tentato di rovesciare Juvenal Habyarimana, il presidente Hutu in carica da 20 anni, per sostituirlo con un governo Tutsi ai loro ordini in Ruanda, una regione storicamente sotto l’influenza della Francia e del Belgio. In quest’epoca anteriore alla guerra civile ruandese, il Front Patriotique dei Tutsi ruandesi (FPR), comandato dall’attuale presidente del Ruanda, Paul Kagame, faceva parte delle Forze di Difesa del Popolo Unito di Museveni (FDPU).

L’esercito ugandese ha invaso il Ruanda nel 1990 col pretesto di liberare i Tutsi, malgrado che Museveni avesse rifiutato di accordare la nazionalità ai rifugiati Tutsi-ruandesi che vivevano in Uganda in quel momento, una decisione che ha contribuito allo scoppio del genocidio ruandese del 1994. Lo stesso Kagame era stato addestrato nello U.S. Army Command and Staff College (CGSC) di Leavenworth in Kansas, prima di rientrare nella regione per dirigere l’invasione del 1990 del Ruanda, in qualità di comandante del FPR (l’esercito di opposizione al governo ruandese di Habyarimana, ndt), al cui approvvigionamento provvedevano le basi militari del FDPU (l’esercito ugandese, ndt), finanziate dagli Stati Uniti in Uganda. L’invasione del Ruanda era sostenuta senza riserve dagli Stati Uniti e dall’Inghilterra, e le Forze Speciali USA assicuravano l’addestramento dei soldati con il concorso dell’organizzazione di mercenari statunitensi Military Professional Resources Incorporated (MPRI).

Uno studio pubblicato nel 2000 dal professore canadese Michel Chossudovsky e dall’economista belga Pierre Galand mostra che le istituzioni finanziarie occidentali come il FMI e la Banca Mondiale hanno procurato fondi a entrambi i campi della guerra civile ruandese grazie ad un sistema di finanziamento delle spese militari attraverso il debito estero dei regimi di Habyarimana e di Museveni. In Uganda la Banca Mondiale ha imposto, nell’interesse di Washington, misure di austerità solo sulle spese civili, vigilando che le entrate dello Stato fossero tutte utilizzate per l’esercito ugandese (FDPU). In Ruanda, i numerosi prestiti per lo sviluppo forniti dalle filiali della Banca Mondiale , come l’Associazione per lo Sviluppo Internazionale, il Fondo di Sviluppo Africano e il Fondo di Sviluppo Europeo, sono stati stornati a profitto della milizia Hutu estremista Interhamwe, principale protagonista del genocidio ruandese.

Forse ancora più sconvolgente, la Banca Mondiale ha supervisionato enormi acquisti di armi che sono state registrate come spese governative bona fide in flagrante violazione degli accordi firmati tra il governo ruandese e le istituzioni donatrici. Sotto il controllo della Banca Mondiale il regime di Habyarimana ha importato circa un milione di machete.
Fonte Facebook: https://www.facebook.com/OrwellStanza101

venerdì, giugno 01, 2012

"Parata 2 giugno" Lo stato non ci ascolta!


Questo governo non ascolta il popolo. Gli abbiamo chiesto "tutti" di non fare la festa del 2 giugno evolvendo i 10 milioni di euro ed utilizzare l'apparato militare (che sfilerà alla tale manifestazione) e utilizzarlo per la "Catastrofe" che ha colpito l'Emilia Romagna. Che cosa vuole dimostrare..? Che cosa deve fare capire in un momento come questo questa parata? Inviamo tutte le risorse possibili. Questa regione per noi è come un figlio e come tale deve essere trattata.


Vorrei sapere perchè invece di aumentare la benzina di 2 centesimi non hanno aumentato l'aliquota sulle trattenute del gioco d'azzardo? Lo stato da questo percepisce 14 milioni di euro l'anno, che vanno belli puliti nelle sue casse, ha un fatturato annuale di ben 90 miliardi. Pensate poi il dramma sociale che si sta causando con queste lotterie e giochi vari. Quanto inquinano i gratta e vinci..? Con la loro carta gettata ovunque e la polverina pensate che quella non faccia male?


Siamo nel 2012 e non è possibile che viviamo il dramma dell'Emilia Romagna come quello del Friuli. Ma tutta la tecnologia nascosta che utiliziamo per l'apparato militare dov'è..?? Vi ricordo che l'Italia è Sismica, ma l'uomo dovrebbe tenere conto di queste aree e prima di scavare, forare o costruire deve rivedersi il piano del rischio. La probabilità di altri terremoti quì e in altre zone è remota.
Va un ringraziamento speciale alla protezione civile. Siete unici e umani.

foto C-You.Tv.

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