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domenica, marzo 31, 2013

GUARITA DA TRE TUMORI CON IL METODO "DI BELLA"



L'appello di Roberta Tagliani, modenese e reggiana d'adozione: "Parlate di noi"

Modena, 4 ottobre 2012 - «SIAMO tantissimi, ma sia chiaro, non siamo guariti. Perchè il cancro te la cambia la vita. E te la cambia per sempre». Comincia così la chiacchierata con Roberta Tagliani, modenese di 43 anni e da 20 reggiana di ‘adozione’. Davanti a un caffé e a una lettera che ha deciso di scrivere proprio in questi giorni per farla arrivare il più lontano possibile. «Voglio che si sappia che esistono persone come me.

Voglio che si sappia che siamo in tanti e che pur non essendo all’ultimo stadio della malattia, abbiamo avuto il coraggio di scegliere una cura diversa rispetto alla chemioterapia.

Cura che ci ha dato dei risultati positivi e in poco tempo, facendoci vivere una qualità di vita nettamente superiore rispetto a quella che di chi invece affronta la malattia seguendo i protocolli tradizionali». Stiamo parlando del Metodo Di Bella, o Multitrattamento Di Bella (Mdb in sigla) che dir si voglia. Una delle più intricate, controverse e dibattute vicende mediche che l’Italia abbia mai vissuto.

Bocciata dal Ministero della Salute e dal Consiglio superiore della Sanità, eppure, a ormai 14 anni da una polemica che ha diviso il Paese, scelta ancora da malati di tumore nel fatidico giorno in cui si trovano a dover dire sì o no a un’operazione e/o alla chemioterapia nel corridio di un ospedale.

Come successo, anzi come fatto, da Roberta lo scorso maggio a due mesi di distanza dalla diagnosi di un cancro trifocale maligno che, dopo 79 giorni di cura alternativa, non esiste più. A dirlo sono gli esiti dell’esame Pet eseguiti da un radiologo che temeva di non chiudere occhio le notti seguenti una volta sentita la storia di Roberta e prima di dare il via all’esame diagnostico. «Ma invece...», ripete Roberta sventolando il referto datato luglio, «invece alla fine è uscito e mi ha chiesto dove mi avevano diagnosticato il tumore, perché di tumori nel mio corpo non c’erano tracce. Gli ho risposto..CONTINUA A LEGGERE.... 

Fonte: www.ilrestodelcarlino.it

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