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lunedì, novembre 19, 2012

"Gatti con il raffreddore" Come curarlo.


Non si può curare il fenomeno dello starnuto, perché come abbimao visto, in sé non è una malattia. Ma una volta individuata la patologia causa degli starnuti sarà semplice per il veterinario prescrivere per il nostro gatto la terapia adeguata. Dunque non bisogna incaponirsi a farlo andar via a priori, soprattutto se non siamo ancora sicuri di cosa dobbiamo leggerlo come un campanello d’allarme.


L’importante è riuscire a descrivere al medico la frequenza degli starnuti, il carattere del gatto ed eventuali cambiamenti che abbiamo riscontrato nel suo comportamento. Normalmente le cure prescritte non si discosteranno da una terapia antibiotica, forse somministrata con iniezioni. Qualche veterinario invece opterà per l’areosolterapia, soprattutto in caso di infezione alle vie respiratorie.


Se si vuole curare il gatto con rimedi casalinghi, è bene cominciare offrendo al gatto cibo caldo, un buon compromesso sono croccantini inumiditi nel brodo. Molti mici purtroppo rifiutano il cibo quando sono raffreddati perché la malattia compromette il senso dell’olfatto che stimola in lodo l’appetito, Il calore della pappa calda servirà ad emanare odori più forti, che stimoleranno l’appetito del gatto e lo preserveranno da inappetenza e successiva debolezza. Privilegiare pesce, pollo e tonno, che sono le pietanze di cui i gatti vanno più ghiotti, probabilmente anche quando sono un po’ acciaccati.


Può essere utile anche lasciare il micio in bagno con sé mentre si fa la doccia, in modo che il vapore lo aiuti a decongestionare le vie respiratorie. Non costringerlo se però vediamo che da segni di disagio, perché restare nel vapore senza voglia potrebbe finire per essere traumatico. 

Per aiutarlo poi a liberarsi di secrezioni mucose attorno ad occhi e narici può essere utile tamponare le parti con un panno morbido imbevuto di camomilla, proprio come per i bambini. La vasellina è un ottimo alleato del loro nasino screpolato. Le nonne un tempo facevano dei veri e propri summifluvi ai gatti malati con una ciotolona di camomilla bollente, fermando il micio su una sedia di paglia a trama larga. Se comunque il gatto non migliora in fretta portatelo, senza ulteriori indugi, dal veterinario di fiducia per un controllo e per un’eventuale prescrizione di un ciclo di antibiotici.

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