L’allarme arriva dalla
settima conferenza nazionale delle imprese di
disinfestazione
Sirmione, 23 marzo 2012 – I cambiamenti climatici e
sociali determinano nuove presenze di animali e di insetti e le imprese che si
occupano di disinfestazione, in Italia, non possono fare altro che prepararsi ad
affrontare “sfide” sempre nuove. È stato questo, in sostanza, uno degli
argomenti più importanti emersi durante i lavori della Settima Conferenza
Nazionale dell’ANID – l’associazione nazionale delle imprese di disinfestazione
– tenutasi a Sirmione (Bs) lo scorso 14 e 15 marzo.
Quello
su cui tutti gli esperti concordano è che negli ultimi anni si è assistito ad un
preoccupante aumento di un infestante che si pensava scomparso: la cimice dei
letti. Il “Cimex lectularius , noto anche con l’appellativo di “Bedbugs”,
rappresenta ormai una vera e propria emergenza (negli Stati Uniti si parla
apertamente ed ufficialmente di pandemia) in tutto il mondo occidentale. Le
ragioni di questo riaffacciarsi del fenomeno le spiega Jonathan Peck,
rappresentante del Chartered Insitute of Healt and Environment di
Cambridge: “I viaggi e gli spostamenti da e verso continenti diversi sono
sempre più frequenti. Con l’aumentare del turismo e dei flussi migratori in
generale si fa sempre più alta la possibilità di trasportare <<ospiti
indesiderati>>.
Stimiamo che ogni anno arrivino in Europa, in questo modo,
almeno due specie nuove. Se poi riescono ad acclimatarsi e a trovare un ambiente
favorevole possono proliferare e creare danni al nostro ecosistema. A Londra,
oggi, questo infestante costituisce una delle maggiori preoccupazioni di
ammistratori e albergatori e si stanno diffondendo iniziative, come la BedBugs
Foundation, che mirano a studiare e combattere il problema con efficacia.
Abbiamo ragione di ritenere che quest’estate, in concomitanza con le Olimpiadi
di Londra, sia possibile assistere ad un’esplosione del
fenomeno”.
A far
compagnia alla cimice dei letti ci sono altri insetti che non dovrebbero
trovarsi in Italia, ma con cui dobbiamo, nostro malgrado, confrontarci. Stiamo
parlando del Rhynchophorus ferrugineus, il famigerato punteruolo rosso
delle palme sulla cui diffusione non è stata individuata una tecnica di lotta
adeguata, e della Aedes albopictus, la famigerata “zanzara tigre”,
insetto che ha ormai definitivamente colonizzato il nostro Paese e la cui
disinfestazione (o tentativo di disinfestazione) costa ogni anno ingenti cifre
di denaro alle amministrazioni pubbliche.
“Un
altro dei problemi emersi durante il convegno – spiega il presidente
dell’ANID Sergio Urizio – è che troppo spesso, complici una
regolamentazione disattesa, sottovolatazione tecnica e disinformazione, appalti
ed incarichi non vengono affidati ad imprese qualificate ma a generiche aziende,
che spesso si definiscono <<multiservizi>> che improvvisano e
agiscono pur non essendo in possesso di mezzi adatti e competenze
specifiche.
Quello della disinfestazione – continua Urizio -
è un settore in costante crescita, che sviluppa un fatturato di circa 400 mln
di euro l’anno generato da circa 1200 imprese e 10.000 addetti, ed proprio per
questo motivo che gli enti pubblici dovrebbero rivolgersi alle imprese che
pongono in primo piano la comprovata esperienza degli operatori, evitando che
tecnici improvvisati maneggino prodotti tossici per l’uomo, gli animali e
l’ambiente che ci circonda”.
Esperti di tutto il mondo si sono confrontati sugli sviluppi di un settore in costante crescita. Particolare attenzione è stata riservata ad un insetto che, per le modalità con cui viaggia ed infesta i luoghi in cui si annida, potrebbe diventare il nemico principale di albergi – e non solo – quest’estate.
Esperti di tutto il mondo si sono confrontati sugli sviluppi di un settore in costante crescita. Particolare attenzione è stata riservata ad un insetto che, per le modalità con cui viaggia ed infesta i luoghi in cui si annida, potrebbe diventare il nemico principale di albergi – e non solo – quest’estate.