Si può dunque prevenire il degrado dei terreni a vocazione agricola e il conseguente dissesto che tanti problemi ha causato negli ultimi anni, imponendosi come una vera emergenza del territorio, favorendo la ripresa dell'agricoltura, dell'allevamento e della silvicoltura nelle aree che tradizionalmente sono sempre state sfruttate per queste attività e che gradualmente sono state abbandonate. Nell'ultimo mezzo secolo la diminuzione della superficie coltivata è stata drammatica: era il 40% del territorio nel 1961, oggi è soltanto l'8%. Aumentata parallelamente la superficie boscosa, dal 44% al 70%.
Il percorso individuato dalla legge è destinato a produrre cambiamenti radicali nell'agricoltura ligure, attraverso sostanziali semplificazioni delle procedure per l'assegnazione. Per prima cosa verrà fatto un censimento delle terre incolte e disponibili per il recupero, su segnalazione dei proprietari. I dati catastali di queste aree incrementeranno un database in continuo aggiornamento. I lotti disponibili verranno affidati ad imprenditori agricoli (agricoltori, allevatori, boscaioli) che ne faranno richiesta. Sono previsti contributi fino a 500 euro per ogni ettaro recuperato.
Contributi anche per i proprietari forestali che acquisteranno nuovi fondi e a comuni e consorzi per interventi di manutenzione straordinaria.
Fonte Tiscali web
Nessun commento:
Posta un commento
Ogni utente che visita il sito è libero di argomentare o commentare i diversi post. Se non siete iscritti a google o altro (come raffigurato) avrete la possibilità di rimanere anonimi. Si precisa di usare un linguaggio non provocatorio o insulti a persone dirette.