“SC Johnson è impegnata a migliorare la vita delle famiglie in tutto il mondo e questa iniziativa rappresenta un esempio del valore delle relazioni che aiutano la crescita economica locale creando coltivazioni sostenibili come quella del piretro, che viene poi acquistato da aziende come la stessa SC Johnson”, afferma Fisk Johnson, Presidente e CEO di SC Johnson. “Siamo davvero emozionati di intraprendere la nuova fase di questa importantissima partnership e di proseguire in questo lavoro che porta reciproci benefici”.
Il piretro è un insetticida ad azione rapida e altamente efficace estratto dai crisantemi secchi. In qualità di primo produttore al mondo di prodotti repellenti, SC Johnson utilizza grandi quantità di piretro per la confezione di prodotti ben conosciuti quali Raid® e Baygon®.
La Storia
Il progetto per il piretro è cominciato nel 2009. Infatti, due anni prima nel novembre del 2007, un coltivatore aveva richiesto assistenza per far seccare i fiori. L’identificazione della necessità di assistenza nel processo di essicazione la sfida principale è stata determinante per realizzare la prima fase del progetto che si è appunto focalizzata sul miglioramento della raccolta, essicazione e trasporto di fiori di piretro di alta qualità.
Dopo alcuni anni di partnership, il declino delle colture è stato fermato, la crescita ha superato le previsioni e la produzione di fiori secchi è stata quasi triplicata dall’inizio del progetto.
“La partnership tra SC Johnson, il Borlaug institute e USAID ha conseguito formidabili risultati finora” ha detto Petr Malnak, Direttore della missione USAID in Ruanda. “Siamo ansiosi di continuare a dare un grosso aiuto agli agricoltori e alle loro associazioni, a migliorare la condizione delle donne, a spingere la crescita economica attraverso lo sviluppo sostenibile e responsabile dell’industria ruandese del piretro”.
La prossima fase: espandere la produzione e migliorare la qualità
Nei prossimi tre anni, il progetto continuerà focalizzandosi sul miglioramento della qualità e della produzione di piretro. Sia gli attuali che eventuali nuovi produttori avranno accesso alle migliori pratiche ed ai risultati delle ricerche condotte sulla gestione della fertilità del suolo, le migliori tecniche di coltivazione ed il protocollo di gestione dei pesticidi. Il Rwanda Agriculture Board (RAB), il braccio del Ministero dell’Agricoltura dedicato alla ricerca, assisterà in queste operazioni. Inoltre, verranno apportati considerevoli miglioramenti, al trattamento, allo stoccaggio e alle infrastrutture in generale.
Migliorare le condizioni di lavoro delle donne sarà un altro degli obiettivi del progetto, che punta a aumentare la loro partecipazione allo sviluppo delle cooperative. Il piano di lavoro comprende lo sviluppo di un’azienda condotta da donne per il compostaggio dei rifiuti, al fine di aumentare il loro reddito da una parte e di migliorare la qualità del suolo dall’altra, accrescendo così anche la produttività dei campi di piretro. La materia prima per questa impresa saranno rifiuti organici di un mercato nelle vicinanze.
Il compost prodotto sarà disponibile per l'acquisto attraverso le cooperative, potrà essere utilizzato dagli agricoltori di piretro, oltre che essere usato per il giardinaggio, per altre colture, per consumo o per la vendita. Tutte le cooperative saranno rafforzate attraverso il miglioramento della comunicazione e della gestione operativa e finanziaria.
Numerose organizzazioni locali provenienti sia dal settore pubblico sia dal settore privato continueranno a giocare un ruolo fondamentale nel progetto, apportando il loro contributo con formazione del personale, ricerca e sviluppo e supporto alla comunicazione per il successo a lungo termine del progetto.
“Concentrandoci sulle pratiche migliori in agricoltura e sulla gestione cooperativa diffondiamo competenze e contribuiamo a rafforzare la nostra partnership strategica con enti pubblici e privati del Ruanda e, soprattutto, miglioreremo la catena del valore del piretro”, ha affermato Jean Claude Kayisinga, direttore del progetto.
Lavorare per un bene più grande
SC Johnson si impegna sempre per la realizzazione del migliore prodotto e per migliorare la vita delle famiglie all’interno delle loro comunità in tutto il mondo. A partire dal 2003 l’azienda individua i percorsi per il successo del programma “Base della Piramide” (Base of the Pyramid Program), che include i seguenti progetti:
· Un progetto pilota in Ghana denominato WOW, pensato per costruire un proficuo modello di business su misura per i consumatori delle comunità rurali più svantaggiate. Il progetto mira a diffondere l’adozione dei repellenti ed insetticidi SC Johnson in modo da ridurre la trasmissione della malaria. I prodotti SC Johnson nei formati ricaricabili sono distribuiti ad un club di donne. Oltre ai prodotti, il club mette a disposizione lezioni di gruppo per la diffusione delle migliori pratiche di pulizia e gestione della casa, per l’educazione nella prevenzione della malaria e per insegnare l’uso corretto dei prodotti SC Johnson.
· Nel 2006 l’azienda ha lanciato il Community Cleaning Services (CCS) insieme a partner locali, tra cui un’impresa in Kenya dedicata al miglioramento della pulizia delle città a favore delle famiglie più povere. Questa attività include la creazione di opportunità d’impresa per giovani la gestione di comunità povere attraverso un modello di micro-franchising per la condivisione degli attrezzi per la pulizia di toilet pubblici e privati.
· L’azienda è anche impegnata a dare valore alle comunità in cui opera.SC Johonson ha donato oltre 248milioni di dollari ad organizzazioni sia locali che mondiali sin dal 2000.
Il Borlaug Institute
Parte del Texas A&M Univesity System, il Norman Borlaug Institute per l’Agricolura internazionale prende il nome dal Nobel per la Pace Norman Borlaug, padre della “green revolution” e professore al The Borlaug Institute. Prendendo le mosse dal lavoro del Professor Borlaug, la missione dell’Istituto è quella di “impiegare la scienza agraria per nutrire gli affamati del mondo, per sostenere l’ugualglianza, la crescita economica, la qualità della vita ed il rispetto reciproco tra le persone”.
USAID – U.S. Agency for International Development and Global Development Alliance
USAID fornisce aiuto ai Paesi poveri o in via di sviluppo in tutto il mondo attraverso asistenza tecnica, programmi educativi, miglioramenti infrastrutturali, aiuti alimentari, prestiti alle piccole imprese ed altri strumenti. L’agenzia è attiva in oltre cento Paesi in partnership con organizzazioni no-profit, università, imprese, organizzazioni internazionali, enti governativi e non governativi, associazioni commerciali, religiose e di altro tipo. Ha all’attivo rapporti con oltre 3.500 imprese ed oltre 300 organizzazioni no-profit statunitensi. La Global Development Alliance rappresenta una partnership tra pubblico e privato che serve ad USAID per stimolare la crescita economica, lo sviluppo aziendale e delle risorse umane e per migliorare l’accesso all’educazione e alla tecnologia. Per saperne di più, visitate il sito: http://www.usaid.gov/.
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